A Monteriggioni, raggiungibile da Siena in 10 minuti di superstrada, si respira davvero un'aria medievale. Infatti, Monteriggioni è uno dei borghi fortificati più famosi, ed ogni anno viene visitato da 90.000 persone.
Fu costruito dai senesi agli inizi del 1200 come estremo baluardo di frontiera contro la nemica Firenze, e riuscì a garantire per secoli l'indipendenza della Repubblica di Siena.
Ancora oggi il castello appare imponente e maestoso come una corona, per via delle mura costellate da 14 torri, ricordate anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia:
Per che come in su la cerchia tonda
Monteriggioni di torri si corona,
cos la proda che 'l pozzo circonda
torreggiavan di mezza la persona
li orribili giganti, cui minaccia
Giove del cielo ancora quando tona.
(Dante - Inferno canto XXXI, 40-45)
Vista al borgo:
Il borgo che vediamo oggi è praticamente quello originario.
Entrando dalla porta medievale, si raggiunge la grande piazza sulla quale si affacciano la pieve romanica, il museo delle armature medievali e l'ufficio turistico con un fornito bookshop di guide turistiche ed escursionistiche.
Sulla piazza si affacciano anche ristoranti dal prezzo medio-alto, punti di vendita di prodotti tipici e negozi di oggetti ricordo. É inoltre possibile salire su alcuni tratti delle mura, ed anche percorrere il perimetro esterno in una piacevole passeggiata di 570 metri.
A spasso sulle mura:
Irrinunciabile per chi viene a Monteriggioni è salire sulle mura e percorrere due tratti degli antichi camminamenti di ronda, dal quale si godono stupendi panorami sul borgo e sulle colline circostanti, in particolare sulla Montagnola Senese.
Le uniche modifiche all'aspetto originario avvennero all'inizio del XVI secolo, quando furono abbassate le torri e fu accumulata della terra alla base delle mura per adattarsi alle nuove armi da fuoco e concedere il minor fronte possibile al tiro nemico.
Monteriggioni in arme:
Il museo delle armi e delle armature di Monteriggioni ospita fedeli riproduzioni di armi e armature medievali e rinascimentali, assieme a modellini che illustrano mezzi e tecniche di assedio, che hanno caratterizzato la storia di questa fortificazione fondata dal popolo senese nel 1213 ed espugnata dai fiorentini nel 1554.
Risaltano le armature dei Cavalieri Templari, che difendevano le strade percorse dai pellegrini diretti a Roma seguendo la via Francigena, lungo la quale si trova Monteriggioni.
É un museo piccolo ma piacevole, che offre anche la possibilità di una rara esperienza: quella di toccare, soppesare, maneggiare armi e indossare armature.
Le porte medievali:
Nella progettazione del Castello di Monteriggioni si cercò di limitare al massimo le porte, punti deboli per eccellenza.
Per questo le porte sono due: la principale a levante, verso Siena, detta Porta Romea o Franca, dalla quale si entra dopo aver parcheggiato l'automobile; l'altra a ponente, che guarda verso Firenze, diametralmente opposta alla prima, detta Porta S. Giovanni o Fiorentina, dalla quale parte una strada sterrata.
Entrambe conservano i segni dei cardini e delle buche usate per le stanghe di chiusura.
La quindicesima torre:
Nella pianura ai piedi di Monteriggioni, lungo il percorso attrezzato della via Francigena, sorge isolata una strana torre.
Molto tempo fa la pianura era occupata da una palude, che separava Monteriggioni da Abbadia a Isola, un'Abbazia dell'anno 1000 alle dipendenze del Vescovo di Volterra.
Tra Siena e Volterra non correva buon sangue, e quando i monaci cominciarono a scavare una galleria per far defluire le acque e bonificare la pianura, i senesi li ostacolavano perché la palude era una protezione contro gli eserciti nemici.
La questione andò avanti a lungo, finché nel 1246 fecero un accordo: i monaci di ultimarono la galleria, ed i senesi conservarono l'area a ridosso del castello.
La vecchia torre si trova proprio sopra la galleria: serviva da sfiatatoio, da controllo del livello delle acque e da ingresso per la manutenzione.
Fonte: http://www.siena-agriturismo.it/monteriggioni.htm