Oggetti di lavoro e della vita quotidiana
II destino moderno di Rivoreta, il piccolo paese sotto la vetta del Libro Aperto, è simbolicamente rappresentato dal blocco di pietra sotto la colonna che segnala l'ingresso del museo. La pietra, che porta scolpito il disegno di un fiore, è uno dei resti del ponte sulla Lima, danneggiato nel corso dell'ultima guerra mondiale.
Il ponte, che il visitatore percorre provenendo da Pistoia, prima di deviare per l'Abetone, era una delle opere più ardite della strada progettata da Leonardo Ximenes per il granduca Pietro Leopoldo. Realizzata nel 1778 e considerata la più importante infrastruttura appenninica del XVIII secolo, la strada rendeva più facile la comunicazione con il territorio modenese. Con la nuova strada incomincia l'isolamento di Rivoreta, che è stato sulla traiettoria di un percorso che valicava l'Appennino a Serra delle Motte e giungeva fino a Fiumalbo nel Modenese.
Il rapporto tra Rivoreta e il Museo della gente dell'Appennino Pistoiese si può sintetizzare così. In realtà la relazione è più complessa e i numeri non indicano che un aspetto di una storia incominciata agli inizi degli anni '70 e che si svolge tuttora. La caratteristica del Museo è proprio in questo legame forte con il paese, nel dialogo tra la ricerca degli esperti e il sapere degli abitanti.
Un dialogo che si manifesta ogni anno, in modo più evidente, l'ultima domenica di luglio quando si svolge la giornata del "Museo Vivente". La gente ripropone nella piazza e nelle vie del paese pratiche e mestieri documentati dagli oggetti conservati nel Museo.
Solo una piccola parte degli oggetti della raccolta sono esposti, perché il Museo vuole essere soprattutto un museo di idee e non di cose, proponendo un viaggio nella vita della gente dell'Appennino pistoiese dalla modernità ai giorni nostri, attraverso immagini, suoni, storie e prove. È visitabile anche dai non vedenti attraverso la tecnologia Walk assistant.
È organizzato nei temi del nascere, del raccogliere e trasportare, del carbonaio, del taglio del bosco e infine della festa e del sacro. Sono presenti inoltre altre due sezioni: il laboratorio del giocattolo e la sezione didattica della lana, collocata in un antico metato, limitrofo al Museo.
Visite:
da Marzo a Luglio - sabato e domenica 10.30 -12.30 e 16.00 -18.00
Agosto - tutti i giorni 9.30 - 12.30 - 16.00 - 18.00
da Settembre a Dicembre - sabato e domenica 10.30 -12.30 e 15.00 -17.00