Garfagnana: destinazione spettacolare a due passi da Lucca

L'intera area della Garfagnana è stata caratterizzata da un'infinita rivalità tra i poteri locali che qui hanno governato nel corso degli anni, che hanno stabilito confini, creato comuni e città solo per poi abbatterli e ricominciare tutto da capo. Ma forse è proprio questa sua storia così particolare che ci ha lasciato in eredità un così grande numero di piccoli e pittoreschi borghi da visitare, ognuno con i suoi propri castelli e fortezze ed una ricchezza culturale che si traduce in una calda ed accogliente ospitalità ed una tradizione culinaria leggendaria.

Partendo dal sud della Garfagnana, appena fuori Lucca, questo itinerario si snoda fino ai confini con la Lunigiana ed i luoghi di maggior interesse che abbiamo selezionato sono finalizzati a farti scoprire borghi caratteristici, trovare i migliori ristoranti e fare delle foto da rivista. Non è necessario fermarsi in ognuno di questi luoghi per poter apprezzare la bellezza della Garfagnana, puoi anche decidere di scegliere quello che più stuzzica la tua curiosità mentre guidi: le meraviglie naturalistiche e paesaggistiche che attraverserai durante l'itinerario costituiscono - a prescindere - un soggetto in continuo cambiamento da ammirare anche mentre lo si attraversa.

Il Ponte della Maddalena, forse meglio conosciuto come "Ponte al Diavolo", è un meraviglioso esempio di architettura medievale: questo ponte realizzato in pietra attraversa il fiume Serchio e serviva, un tempo, come punto di attraversamento importantissimo per i pellegrini della via Francigena che arrivavano da Pontremoli ed erano diretti a Roma.

La data di costruzione sembra risalire intorno al 1080-1100; l'arco centrale del ponte raggiunge i 18 metri di altezza rispetto al livello dell'acqua e sembra davvero sfidare la gravità... Il ponte originale era costituito da solo 3 archi, il quarto - che vediamo oggi e che attraversa la nuova strada - può sottrarre qualcosa alla bellezza suggestiva della struttura, ma era necessario per la stabilità del ponte dal momento dell'aggiunta della nuova viabilità.

Venendo da Lucca, segui la SP12 che conduce direttamente al ponte, dove troverai anche diverse possibilità di parcheggio gratuito per poi salirci sopra e fare delle foto.

Gallicano
Documentato negli archivi dell'arcivescovo del 771, questo piccolo borgo con il suo castello può anche essere il resto di una fortezza romana, a cui fu dato il nome di un soldato romano, "Cornelio Gallicano", ma quello che vediamo oggi, con le mura protettive e la chiesa in stile romanico, risale senza dubbio all'era feudale. Successivamente, fu trasformato in una fortezza che, sembra, fosse circondata da una seconda cerchia di mura protettive che vantava ben 11 torri.

Se sei in zona verso il 25 luglio, ti consiglio di non perderti il tradizionale Palio di San Jacopo, in onore del Santo Patrono di Gallicano, con la sfilata dei carri di cartapesta. Se cerchi un posto dove fare merenda, un apertitivo o persino pranzare, il Mercato Contadino (Località Zinepri 1, 55027 Gallicano, sulla strada da Borgo a Mozzano) offre una deliziosa selezione di affettati locali, formaggi ed altre specialità.

Dai piccoli borghi alle Bellezze naturali
Variazioni sul tema

La strada che porta a questi caratteristici borghi non è molto indicata per chi soffre di cuore, dato che è parecchio stretta e con molte curve, sia all'andata che al ritorno. Ad ogni modo, se ti piace ammirare le meraviglie di Madre Natura, troverai probabilmente questo tratto il più bello ed interessante di tutto l'itinerario, altrimenti puoi anche saltare queste piccole località e procedere direttamente verso nord.

Grotta del Vento

Tornando verso le colline sulla sinistra del fiume Serchio, arriverai ad un luogo scoperto abbastanza di recente che puoi esplorare esclusivamente con l'aiuto di guide speleologiche molto esperte: la Grotta del Vento, a circa 500 metri sopra il livello del mare. Nonostante sia stata a lungo ricordata dagli abitanti come un luogo fresco dove poter immagazzinare il cibo, era semplicemente un gioco di obbligo o verità che spingeva chiunque ad andare sempre più a fondo per esplorare la bocca della grotta. E' stata creata, in realtà, dalla pioggia e dalla neve che, cadendo nella vallata, penetravano la roccia della montagna; la grande quantità di diossido di carbonio - acido - presente, che piano piano si è mescolato con la roccia calcarea, ha dato vita ad un grande numero di piccoli tunnel che, gradualmente, hanno creato le meraviglie che si possono ammirare oggi all'interno, dalle stallattiti alle stallagmiti, dalle formazioni in alabastro ai laghi cristallini, dai fiumi e corsi d'acqua sotterranei a tutte le bizzarre forme di erosione presenti.

Eremo di Caolini

La chiesa dei Santa Maria e Martiri fu menzionata per la prima volta nel XIV° secolo ed è ancora oggi molto conosciuta come uno dei luoghi di maggior importanza dedicati al culto mariano. Ma non è per questo motivo che ti consiglio di fermarti qui, piuttosto per l'architettura evocativa dell'eremo, scolpito direttamente nella pietra, designato a proteggere proprio il luogo dove la Vergine Maria apparve ad una giovane pastorella fra le montagne. Durante l'estate, l'eremo è aperto ogni giorno, mentre durante i restanti periodi dell'anno solo la domenica, durante la celebrazione della messa. Non vi è un orario esatto per visitarlo, ma per essere sicuri di poterlo vedere anche all'interno, ti consiglio di prendere appuntamento o metterti d'accordo con il sacerdote.

Vergemoli

A Vergemoli si trova la Chiesa dei Santi Quirico e Giuditta, risalente al 10° secolo. Questa piccola località garfagnina è ben protetta dalle pareti rocciose della Pania della Croce (1.858 metri), della Pania Secca (1709 metri) e del Monte Croce (1314 metri).

II Monte Forato

Questa è un'escursione da programmare a parte, che comprende due cime dall'altezza simile, collegate da un arco naturale che ha dato il suo nome all'intero gruppo roccioso (Monte Forato, appunto). Il "foro", abbastanza circolare nella forma, è alto circa 12 metri, mentre "l'arco" di per sè è spesso circa 8 metri e può essere visto sia dalla vallata della Versilia che da quella della Garfagnana dai due lati del Monte Forato.

Barga

La città si è sviluppata come un castello circondato da una cerchia di mura protettive, di cui solo due entrate sono sopravvissute fino ad oggi (Porta Reale e Porta Macchiaia), La città era molto ben conosciuta durante l'epoca medievale per la produzione locale di fili di seta - da qui poi esportati verso città più grandi come Firenze - grazie ai mulini che sfruttavano l'energia idrica dei ruscelli circostanti. Durante il medioevo, Lucca e Pisa si diedero spesso battaglia per la conquista di questa ricca località e dei territori limitrofi.

Se decidi di fare una passeggiata nel vecchio centro storico, sarai catapultato in una dimensione senza tempo, fatta di palazzi storici - Palazzo Balduini, Palazzo Angeli Palazzo Pancrazi e Palazzo Podestà giusto per menzionarne alcuni - e chiese come quella del Santissimo Crocifisso e la Chiesa della Santissima Annunziata, dove sono conservate prestigiose opere d'arte. Inoltre, questa città vanta di un ricco calendario di eventi, tra i quali ne troverai sicuramente di molto interessanti, che ti invoglieranno a prolungare la tua permanenza.

Castelnuovo di Garfagnana

La Rocca Ariosteca, o la fortezza, domina la piazza principale chiamata "Piazza Umberto I" ed il nome deriva al famoso poeta italiano Ludovico Ariosto, che governò nelle province della Garfagnana dal 1522 al 1525. Un altro luogo da visitare si trova in cima alla città, raggiungibile attraverso il Sentiero dell'Ariosto, conosciuto anche come “la passeggiata degli innamorati”.

Il Duca Alfonso II d'Este fu colui che costruì la “La Fortezza di Mont’Alfonso," che copre un'area di circa 60.000 metri quadrati, rendendola uno dei siti storici più grandi di tutta la vallata. Sfruttando le sue doti di stratega militare, riuscì a creare un luogo inepsugnabile ed inaccessibile al nemico; secondo la leggenda, la fortezza è collegata alla Rocca Ariosteca di Castelnuovo grazie a dei passaggi segreti.

A Castelnuovo ci sono molti ottimi ristoranti dove poter assaggiare piatti a base di specialità locali: il Vecchio Mulino (Via Vittorio Emanuele, 12, 55032), tanto per fare un esempio, si trova in un angolo di paradiso quasi dimenticato all'interno della città ed è garanzia di porzioni abbondanti e sapori autentici e genuini.

Piazza al Serchio

Le prime tracce di civiltà riflettono la possibilità che quest'area fosse inabitata prima dei Romani, ad ogni modo la prima prova concreta risale all'epoca longobarda. Questa località connette naturalmente l'area della Garfagnana con la regione dell'Emilia Romagna e la zona della Lunigiana. Vi è un grazioso "ponte a sella d’asino", chiamato Ponte di San Michele, che rappresenta l'unico punto di accesso al fulcro antico della città.

Di particolare rilevanza sono anche le grosse cunee montagnose naturali, molte delle quali emergono dal letto dei fiumi Soraggio e San Michele, chiamati anche "doglioni", fatti di roccia di origine vulcanica. Non appena si entra in città da Lucca, vi è un vecchio treno a vapore (gruppo 940), costruito apposta proprio per attraversare l'Appennino del centro Italia: si erge come pronto a proteggere la piccola città e sembra quasi essere catapultato all'esterno di un tunnel con alle sue spalle la formazione tipica di un doglione.

Castello Verrucole

L'ultima fermata è una sorta di ponte tra le due aree della Garfagnana e della Lunigiana.

Questo meraviglioso castello risale al periodo compreso tra il X ed il XIII secolo, quando la famiglia Gherardinghi costruì la prima "rocca" o fortezza, insieme ad un pubblico ufficio pensato per tenere sotto stretto controllo il territorio circostante. Vi è un biglietto di ingresso da pagare, che vi permetterà di entrare nell'"Archeodromo" per vedere dal vivo una fedele ricostruzione della vita ai tempi medievali. Si tratta di una sorta di museo pensato sia per grandi che per piccini, dove si possono vedere gli utensili usati nella vita quotidiana, le armi utilizzate durante le battaglie e gli assedi.

Il castello, abbandonato e lasciato all'oblìo per molti anni, è stato acquistato dal comune che ha provveduto a ristrutturarlo completamente, per farne un luogo interessante ed accattivante per tutte le età. Un romantico mix di di leggenda e storia ci racconta dei numerosi fantasmi che tuttora vagano all'interno delle mura, uno dei quali sembra essere il Capitano Francesco Accorsini, il comandante ufficiale della Fortezza durante il XVII° secolo, accusato dal Tribunale dell'Inquisizione di Modena di praticare la magia e la stregoneria.

All'interno delle mura che proteggono il castello, troverai un bar ed un ristorante - rigorosamente medievali; potrai decidere se terminare l'itinerario qui o riposarti prima di andare verso Massa e Carrara (20 minuti), le Cinque Terre (1 ora) o seguire un altro itinerario che ti condurrà nell'incantevole regione della Lunigiana.



Fonte: https://www.discovertuscany.com/it/garfagnana/itinerario-da-lucca-in-garfagnana.html